BILIKENNOR

Bilikennor: insediamento della​ curatoria Coros, nell'attuale territorio di Ossi

Denominazioni alternative
Biliquenor, Biliquennor, Scolta de Vindigumor, Biddichennero

Localizzazione geografica e situazione attuale
I.G.M. foglio 456 sezione II - Ossi, scala 1:25.000; altitudine ca. 450 metri s.l.m.
Antica diocesi di appartenenza: Torres

Notizie e documenti storici
Bilikénnor era la "filiale" dell'Iscolca di Magar (almeno così lasciano intendere i registri pisano – aragonesi), ma pur essendo popolato da poche decine di persone, godeva di autonomia fiscale, anzi, le fonti del XIV secolo associano ad esso un altro centro (per i censimenti), probabilmente Silvori. Dal Condaghe di San Michele di Salvennor, risulta che molti dei suoi "saltos" appartenevano all' Ordine monastico vallombrosano
Le Rationes Decimarum ignorano completamente l'insediamento ma, data l'incompletezza delle medesime, questo silenzio non dimostra alcunché. Il villaggio inoltre, poteva essere associato nel pagamento delle decime alla chiesa di Santa Margherita di Magar, centro principale della zona
Nel 1358 fu imposto alla villa un tributo di quattro lire e undici soldi, avendo essa dodici individui soggetti a tassazione e venti uomini d'armi (certamente comprendenti anche gli abitanti del vicino borgo di Silvori)

Luoghi di culto
La "ecclesiam de Bilikennor" è documentata  nel 1176 come pertinenza vallombrosana. Nell'area dell'attuale Biddichennaru, purtroppo, la mancanza di ruderi apparenti o di testimonianze esplicite e attendibili rende difficile situarla con precisione e certamente deve essere scomparsa dalla memoria locale assai presto. Analisi approfondite unite ad un'attenta ispezione dell'area sarebbero gli unici modi per identificare eventuali fondazioni o sue tracce, "restituendo" a Bilikennor la sua chiesa, almeno sulla carta, anche se difficilmente porterebbero a conoscerne il santo dedicatario
Nell'area sopravvivono i toponimi, San Giorgio, San Lussorio e San Martino, che ricordano altrettante chiese. Le prime due si trovavano distrutte alla metà del Settecento e l'altra è documentata nel Condaghe di San Michele di Salvennor. Una di queste potrebbe essere la detta “ecclesiam de Bilikennor” e anche le altre potrebbero essere appartenute alla nostra villa, oppure al contiguo insediamento di Magar
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Per la realizzazione della scheda è stato consultato il testo "Ossi. Storia, arte, cultura" di Marcello Derudas - info sulla pubblicazione