LANESSI

Lanessi: insediamento della curatoria Trexenta, nell'attuale territorio di Guasila

Denominazioni alternative
S. Justa Dellanegi, Santa Justa de Lanexi, Sancta Giusta de Lanessi
 
Localizzazione geografica e situazione attuale
I.G.M. Foglio 548 sezione IV - Senorbì, scala 1:25.000; altitudine ca. 190 metri s.l.m. - toponimi segnalati: S.Giusta
Da ubicarsi in località omonima, situata circa 3 km a nord di Guasila, sulla sinistra della vecchia strada comunale per Gesico. Era posta su un modesto rilievo marnoso, sulla cui sommità si intravedono ancora i residui di base di un nuraghe complesso realizzato con blocchi subsquadrati di marna. Da questo rilievo si domina la valle del Riu Sippiu (distante circa 1 km) che proprio in prossimità di Santa Giusta, cambia denominazione assumendo quella di Riu Lanessi.
L'insediamento risulta frequentato ininterrottamente dal periodo nuragico a quello medievale e nella zona sono frequenti i rinvenimenti anche superficiali di macine per cereali, vasellame, embrici, monete ed altri materiali risalenti ai diversi periodi storici.
Il territorio della villa era proprio al confine tra il Giudicato di Cagliari e quello di Arborea e più precisamente confinava con i territori di Mara Arbarei (odierna Villamar), Villanova Franca (Villanovafranca), Guemayori (Guamaggiore), Gouezila (Guasila, che ne incorporò il territorio successivamente all'abbandono), Senneru (?) e di Cracaxia (abitato scomparso in agro dell'odierna Segariu)
 
Notizie e documenti storici
I documenti relativi a questo centro sono piuttosto scarsi.
Il villaggio viene menzionato nella cosiddetta "donazione della Trexenta" e faceva parte degli insediamenti trexentesi donati dal giudice Torgotorio al proprio figlio Salusio, nel 1219. A seconda dell'edizione di questo documento, il nome della villa assume forme quali, s. Justa Dellanegi, Sancta Justa de Lanexi, sancta Julia de Lanessi.
Al momento non risultano altre attestazioni della villa ma nella composizione pisana del 1359, nel trattare le previsioni d'incasso relative alla villa di Goy de Sila (Guasila), vengono citati ripetutamente i toponimi "Siliqua Lanesi" e "Lanesi", riconducibili a Santa Giusta, che in quel periodo doveva essere già spopolata ed il relativo "salto", incorporato da Guasila. 
 La villa non viene citata neppure nelle pur coeve raccolte di decime e censi delle diocesi sarde presenti nelle Collettorie dell'Archivio Vaticano, che coprono il periodo 1341 - 1359, per quanto queste ci siano pervenute incomplete.
L'esigua documentazione di cui disponiamo, non consente purtroppo di stabilire le cause ed il periodo definitivo di abbandono dell'insediamento, ipotizzabile comunque durante il XIII secolo.
 
Luoghi di culto
Il villaggio faceva parte della Diocesi di Dolia e l'unico vero edificio di cui abbiamo traccia, risulta essere la chiesa intitolata a Santa Giusta, posta proprio a margine della strada comunale per Gesico.
Di questa chiesa, elencata nelle Respuestas settecentesche e descritta "quasi distrutta" già ai tempi dell'Angius, attualmente avanzano ormai solo alcuni residui murari in pietrame locale, dell'altezza di circa 40/50 cm e completamente sommersi dai crolli. Si intravede comunque abbastanza chiaramente la pianta dell'edificio, che aveva l'abside rivolto ad ovest. A fianco dei ruderi della chiesa, sino a qualche anno fa era presente un enorme albero secolare di ulivo, che la tradizione locale riteneva inviolabile, pena grosse sventure per chi osasse danneggiarlo. Questa leggenda purtroppo non è riuscita a salvare la pianta, prima da un fuoco doloso e successivamente dalla motosega dei devastatori di turno.
Nella carta IGM è segnalata l’area e non la chiesa
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Scheda a cura di Sergio Sailis, studioso di storia locale  -  vai al suo blog trexenta storica