TRECINGLE

Trecingle: insediamento della​ curatoria Montes, nell'attuale territorio di Osilo

Denominazioni alternative
Traingle, intra Cingla, Tecinglo, Terringle, Triguingios, Triguinios, Bidrighinzos

Localizzazione geografica e situazione attuale
IGM foglio 442 sezione III - Sedini, scala 1:25.000; altitudine ca. 330 metri s.l.m. - Toponimi segnalati: Sorgente S. Pietro
Si trovava in località Bidrighinzos, circa 9 km a sud-nordest dell'Odierna Osilo e circa 6 km a sud-sudovest di Tergu, lungo la strada che conduce a Sennori e presso la sorgente San Pietro
Antica diocesi di appartenenza: Torres

Notizie e documenti storici
Dell'abitato, non vi sono documenti di riferimento e l'insediamento, dovette essere modestissimo, forse una semplice curtis che non doveva godere di autonomia propria. La stessa denominazione (casale, borghetto, piccolo gruppo di case), suggerisce le sue ridotte fattezze. E' ben documentata la sua chiesa, che per un lungo periodo divenne il fulcro religioso di un centro monastico cassinese dipendente dall'abbazia di Tergu, la quale quasi certamente assoggettava l'abitato, anche sotto l'aspetto economico ed amministrativo. La prima testimonianza è una bolla del 1122, con la quale papa Callisto II conferma a Montecassino il possesso della chiesa di "Sancti Petri de Trecingle". Seguono diverse altre bolle papali, oltre ad alcuni contenziosi tra il 1145 ed il 1151, tra i Cassinesi ed il Capitolo della cattedrale turritana, che accampava diritti sulla prebenda di San Pietro di Trecingle e di Santa Maria in Taniga, chiesa in agro di Sassari, ancora esistente. L'ultima conferma ai monaci, da parte del pontefice Sisto IV, seppur solo formale, è datata 1474, periodo in cui la chiesa di San Pietro era certamente attiva, ma molto probabilmente non più il cenobio, considerato che già da decenni, i possedimenti cassinesi in Sardegna, erano stati usurpati, tanto dalla nobiltà, quanto dal clero secolare. E' pensabile quindi che anche il centro demico, dovette subire il tracollo, prima degli albori del XV secolo. Nel 1445, la chiesa era passata dalla giurisdizione della diocesi di Torres a quella di Ampurias, divenendo patrimonio della mensa vescovile. Il luogo di culto, ancora documentato nel 1564, non viene segnalato nella relazione di Vicente Mamely sugli Stati d'Oliva (1769), che si rifaceva anche ad una fonte del 1613. Vittorio Angius, nel 1843, riferisce dell'antico ospizio benedettino di "San Pietro di Idighinzos", lasciando intendere che all'epoca, anche la chiesa fosse in rovina

Luoghi di culto
Della chiesa dedicata a San Pietro, quasi certamente l'Apostolo, si trovano scarsissime tracce, a circa 500 metri dall'omonima fontana. L'edificio, come abbiamo visto, era di origini antichissime e ben documentato, sino alla metà del Cinquecento
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Per la realizzazione della scheda è stato consultato il testo "L'insediamento umano medioevale nella Curatoria di Montes" di Salvatore Chessa - info sulla pubblicazione