ORRUI

Orrui: insediamento della​ curatoria Barbagia di Ollolai, nell'attuale territorio di Fonni

Denominazioni alternative
Orrai
 
Localizzazione geografica e situazione attuale
IGM foglio 516 sezione I – Fonni, scala 1:25.000; altitudine ca. 850 metri s.l.m. - Toponimi e monumenti segnalati: N.ghe Orrui, M. S. Michele
La natura del territorio è montagnosa e rigogliosa di lecci, sugherete e roverelle. Oltre alla gestione forestale, è tuttora praticata una discreta attività di allevamento, caprino, ovino e bovino, mentre è quasi assente l’opera agricola, un tempo ben più praticata, in forma di frutteti e vigneti
Il territorio è assai ricco di emergenze archeologiche, quali menhir, domus de janas e tombe ad allèe couvert, doviziosamente descritte da Giovanni Lilliu, in “Monumenti antichi barbaricini”. A nord dell’area, si trovano i resti del nuraghe Orrùi o Lodulittu
Antica diocesi di appartenenza: Oristano
 
Notizie e documenti storici
Troviamo l’unica menzione dell’insediamento, in un atto del 23 maggio 1473 redatto a cura del marchese di Oristano, Leonardo Alagon, che ripartiva i territori della villa scomparsa di Oleri, tra i paesi di Ovodda e Gavoi (vedi scheda). Il documento venne pubblicato nel 1866 da Giovanni Spano e tra i testimoni del procedimento, è riportato “donnu Taniele Quirone naturale dessa villa de Orrai et est como habitante in sa villa de Ludine”. Non è specificato se anche Orrai fosse spopolata come lo era Oleri e a causa della mancanza di ulteriore documentazione, non è possibile ricostruirne alcuna vicenda storica. Nessun letterato cinque-settecentesco menziona la villa e il primo a riportarla è l’Angius nel 1840, il quale elencando le popolazioni antiche un tempo presenti nel territorio di Fonni, ricorda anche Orrùi o Orrai e riporta “Niente si conosce intorno a queste, e ignorasi il tempo del loro eccidio o disertamento. Vige però l’antica tradizione d’una spaventosa mortalità che spegneva quasi interamente i popoli. I pochi superstiti non potendo vivere nella funesta solitudine de’ loro paesi, andarono a Fonni e vi si stabilirono”
Da Orrui dovette dipendere, sempre se esistito, un ancor più minuscolo villaggio, denominato Capriola (vedi scheda)
 
Luoghi di culto
La chiesa era dedicata a San Michele, ancora esistente ai tempi dell’Angius e oggi nel sito vi sono i ruderi delle sue cumbessias
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