USOLVISI

Usolvisi: insediamento della​ curatoria Goceano, nell'attuale territorio di Bultei

Denominazioni alternative
Usulvi, Usulvidda, Usulvì, Usulviddi
 
Localizzazione geografica e situazione attuale
IGM foglio 481 sezione III - Bono, scala 1:25.000; altitudine ca. 270 metri s.l.m. - Toponimi segnalati:
Ubicato a cavallo degli odierni territori di Bultei e Benetutti, si estendeva su una vasta piana, che un tempo dovette essere sfruttata per diversi usi agricoli, grazie alla presenza del fiume Tirso e del fiume Mannu suo affluente, a sua volta alimentato dalle acque del Riu Minore. Attualmente il territorio è quasi totalmente incolto e prevalentemente adibito all’allevamento ovino. La chiesa del villaggio, dedicata a San Saturnino è tuttora esistente ed è stata eretta sul rudere di un nuraghe, che testimonia l’antica frequentazione del luogo, favorita anche dalla presenza di acque termali, sino ad oggi sfruttate a scopo terapeutico. Il luogo di culto si trova in agro di Bultei e dista  appena 100 metri dal limite territoriale con Benetutti
Antica diocesi di appartenenza: Castro
 
Notizie e documenti storici
Con la nascita dei Giudicati, conseguente al distanziamento politico dell’impero bizantino, la Sardegna  si avvicina alla Chiesa di Roma e i giudici, incoraggiati dai pontefici e dalle potenze pisana e genovese, che nel 1015-1016 avevano scongiurato la sua caduta in mano musulmana, sin dal 1065 iniziano a elargire vasti possedimenti terrieri, centri abitati e  luoghi di culto, alle grandi congregazioni monastiche italiane ed europee. Anche i presuli sardi contribuiscono alla diffusione del monachesimo e nel 1163, Atone vescovo di Castra, dona ai Cassinesi, le chiese di Santa Maria di Anela, San Giorgio Analetto e San Saturnino di Usolvisi; e questa è l’unica attestazione, perlopiù indiretta, data dalle fonti storiche a riguardo dell’esistenza di tale centro, che mai più viene citato se non dalla letteratura, o meglio, dal solo Vittorio Angius, che alla metà dell’Ottocento, descrivendo il paese di Bultei, relazionava: “Pretendesi che le rovine che osservansi nel Campo presso la chiesa di s. Saturnino indichino un’antica popolazione, che essa fosse nominata Usulvì, o Usulviddi, e che siavi pure esistito un monistero dell’ordine dei camaldonesi”. Alla voce Anela, invece scriveva: “Presso a’ bagni veggonsi vestigia di antica popolazione, che dal Fara si appella Bulterìna; per lo qual nome, ora a tutti ignoto, usasi dai paesani più antichi Usulvi, o Usulvìdda”. Dunque a detta dell’Angius, il Fara ritenne che in questo sito si sarebbe trovato un abitato denominato Bulterina, ma alla voce Benetutti, egli riteneva che questa, chiamata anche Bullejana, fosse stato proprio l’antico nome di Benetutti
Alcuni storici contemporanei, confondono Usolvisi con Usulufe, villaggio dissimile che si trovava in curatoria di Lerron, tra gli attuali territori di Osidda e Buddusò
 
Luoghi di culto
La suggestiva chiesa romanica di San Saturnino, che risalirebbe alla metà del XII secolo, benché si trovi in territorio di Bultei, è amministrata dalla parrocchia di Benetutti
Nella carta IGM la chiesa è segnalata "S.Saturnino"
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