OLERI

Oleri: insediamento della​ curatoria Austis, nell'attuale territorio di Ovodda

Denominazioni alternative
Uleri
 
Localizzazione geografica e situazione attuale
IGM foglio 516 sezione I – Fonni, scala 1:25.000; altitudine ca. 790 metri s.l.m. - Toponimi e monumenti segnalati: S. Pietro (chiesa), P.ta S. Pietro, Cant.ra S. Pietro
Il territorio è montagnoso, di natura granitica, ricco di sorgenti e boschi di vario genere. L’unica traccia visibile dell’insediamento è la chiesetta di San Pietro, adagiata in una piccola radura, lungo la statale che collega Ovodda a Gavoi. Una delle alture circostanti, prende la denominazione dalla chiesetta
Antica diocesi di appartenenza: Oristano
 
Notizie e documenti storici
L’unico scritto che menziona Oleri, tra l’altro all’epoca già distrutta, è un atto datato 23 maggio 1473, mentre nessun documento giudicale o trecentesco, quali le Rationes Decimarum, le Taxationis Beneficiorum o altro ancora, ne fa richiamo. L’atto venne stilato per volontà di Leonardo Alagon, marchese di Oristano, al fine di assegnare il territorio dell’insediamento spopolato, alle limitrofe ville di Ovodda e Gavoi, per poter beneficiare delle imposte, che da tempo erano rimaste inevase. Tra i testimoni della spartizione, erano presenti due nativi di Oleri, Andria Mele, abitante a Ovodda e Juhanne Poli, residente a Gavoi probabilmente ultrasettantenni, in quanto la villa risultava “desabitada de peste” da parecchi anni, probabilmente dall’epidemia che colpì l’Isola dal 1398 al 1405
Il documento quattrocentesco, venne pubblicato nel 1866 da Giovanni Spano, il quale due anni prima, menzionando il castello di Oladdu ubicato a nord di Ovodda, segnalava anche la villa distrutta di Uleri. Nello stesso secolo, ugualmente Vittorio Angius, indicava “molte vestigie di antiche abitazioni, che caddero in tempo immemorabile in seguito di nemica violenza, in tempo che era guerra tra ovoddesi e quei di Oleri e di Aladdo, che erano dentro i termini attuali del territorio, i primi abitanti presso la chiesa silvestra di s. Pietro allora parrocchia, i secondi nel salto detto Aladdo, dove presso la terra di questo nome era un castello…”
 
Luoghi di culto
Come riporta il documento del 1473, la parrocchiale di Oleri, dedicata a San Pietro Apostolo, era all’epoca quasi in rovina. L’edificio, tuttora esistente, si trova in buone condizioni e viene frequentato in occasione della festività celebrata il 29 giugno. Tra i confini marcati sullo stesso documento, viene riportato il monte “Santu Neori” evidentemente da identificarsi con la punta Santu Gregori, al triplice limite dei territori di Ollolai, Ovodda e Gavoi, ma non è accertata l’esistenza di una chiesa con tale denominazione
Nella carta IGM, è segnata “S. Pietro”
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Per la realizzazione della scheda è stato consultato il testo "Scoperte archeologiche fattesi nell’isola in tutto l’anno 1865", di Giovanni Spano – risorsa scaricabile online